Per quanto si pensi di saperne abbastanza, soprattutto su argomenti di nicchia e iper-nicchia, l’Italia del vino continua a sorprendere con le sue gemme nascoste e disseminate ovunque. Come il Vinosanto umbro affumicato.
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Il Vermouth di Ca' Rugate, un nuovo modo di bere Amarone della Valpolicella
Era la fine degli anni ’90 quando il mondo del vino improvvisamente si accorse che era scoppiato un nuovo fenomeno: l’Amaronemania. Tutti pazzi per questo vino rosso, fatto con uve appassite, secco, laddove fino a quel momento l’unica associazione di idee che si riusciva a fare parlando di uve appassite era con i vini dolci.
Non starò a ricordare la vera storia dell’Amarone, che ormai dovrebbe essere nota: qui mi interessa ricordare come fu definito per la prima volta da uno dei più illustri capostipiti del giornalismo enologico ed enogastronomico italiano, Luigi Veronelli.
Vino da meditazione.
Read MoreTaurasi DOCG 2015 - Tenuta Fonzone (Copy)
Un vino importante, corposo, profondo. Non è un caso se lo chiamano “il Barolo del Sud”. E’ l’Aglianico, uva campana di origine spagnola (e non ellenica, come alcuni dicono), che qui in Contrada Scorzagalline (Paternopoli, AV), nella tenuta dell’azienda Fonzone, gode di terreni (franco-argillosi) ed esposizione (sud-ovest) ideali.
Read MoreTaurasi DOCG 2015 - Tenuta Fonzone
Un vino importante, corposo, profondo. Non è un caso se lo chiamano “il Barolo del Sud”. E’ l’Aglianico, uva campana di origine spagnola (e non ellenica, come alcuni dicono), che qui in Contrada Scorzagalline (Paternopoli, AV), nella tenuta dell’azienda Fonzone, gode di terreni (franco-argillosi) ed esposizione (sud-ovest) ideali.
Read MoreBollicine festose
Negli ultimi anni i vini spumanti hanno conosciuto un aumento dei consumi che li ha sdoganati dall’essere (solo) i vini delle Feste per antonomasia. Nonostante questo, resta il fatto che proprio quest’ultima parte dell’anno è da sempre il momento in cui si fanno saltare più tappi di spumante, un po’ per tradizione, un po’ per superstizione, e un po’ per pigrizia mentale. In realtà, la ricchezza del panorama enologico italiano è tale che si potrebbero consumare bollicine tutti e 365 (nel 2024, 366) giorni dell’anno.
Read MoreBottiglie bevute
Il 2023 è agli sgoccioli, e il conto alla rovescia per dare il benvenuto al suo successore è già iniziato. Ripercorrendo mentalmente le avventure enoiche di quest’anno, ci si rende conto che i vini assaggiati sono stati molti, quelli deludenti (sì, esistono ancora) molto pochi (per fortuna), quelli ottimi numerosi, gli eccellenti/memorabili un po’ meno (di nuovo per fortuna). Sia chiaro: è solo una questione di gusti. Il 95% dei vini assaggiati nel 2023 erano tutti più che degni di menzione.
Read MoreIl bianco, il rosa, il rosso delle Cantine Paololeo
Tre vini pugliesi facili da bere e da abbinare.
Read MoreIl valore delle vecchie vigne maritate
Quante sono le vecchie vigne (old vines) nel mondo? Di preciso ancora non si sa, ma esiste un registro per contarle, ed è in continuo aggiornamento. Oggi, alle 18.30 ora italiana, in collegamento via Zoom sarà possibile, a chi è interessato all’argomento, seguire il lancio ufficiale di questo progetto di caratura internazionale, ascoltando gli interventi di alcuni dei maggiori esperti mondiali di vigne antiche. Valore storico a parte, cosa posso darci e dirci, oggi, vigne ultracentenarie? E se sono, addirittura, maritate, e ancora in attività?
Read MoreStaforte: la prova del tempo
Se c’è una regola aurea nel mondo del vino è che tutto è relativo. Niente è assoluto, o valido per tutti. La formula taglia unica non esiste. Ciò che è perfetto per uno è da evitare come la peste per un altro. Questione di obiettivi, di stile produttivo, di filosofia personale. Chi pensa che la chiusura ideale di un vino d’alta gamma possa essere solo il tappo in sughero monopezzo non oserà mai mettere un tappo a vite sulle sue bottiglie più pregiate. Chi crede che il grande vino possa evolversi solo in legno guarderà con diffidenza chi invece usa altri contenitori, dal cemento alla terracotta all’acciaio. E il bello del mondo del vino è anche questo: c’è posto per tutto e per tutti.
Read MoreExploring (and discovering) hidden gems in Euganean Hills (2nd part)
The second day of our exploration starts with an immersive experience: visiting the newest Luxardo Museum by the business complex in the village of Torreglia (Padua). Dedicated to the two-centuries-old historic company that invented products such as "Maraschino" and "Sangue Morlacco," this museum develops modern and engaging storytelling in five rooms to tell the dramatic and often tragic stories of the Luxardo family. Established in Zara in 1821 by Girolamo Luxardo and transferred to Torreglia in 1947 due to the consequences of the Second World War, Luxardo is still entirely controlled by the founder's family. Nowadays, they export their famous liquors to 100 countries worldwide. By the museum, you can visit the distillery, with traditional copper pot stills, aging vats, marasca cherry orchards, warehouses, and brand-new bottling lines.
A few kilometers from here, Este is another small and lovely town. Here you find Este Ceramiche & Porcellane, one of the oldest ceramics factories in Europe: a small laboratory where everything is made by hand using often molds some centuries old. You'll be surprised by the modernity of the shapes and decorations of plates, tureens, cups, and trays. They are the result not only of a very ancient culture of modeling and painting but also of the successful current collaboration with some of the most significant contemporary stylists - a reason why Este Ceramiche & Porcellane holds the esteem and sales orders of leading high fashion houses. If, by chance, in the future, you come across some plate with food or fruit trompe l'oeil (namely made in a way that looks real), you know that likely they come from Este.
To continue our immersion in history and beauty, Villa dei Vescovi (Torreglia, again) is a stunning sample of the Italian Renaissance. This exquisite, early 16th-century, proto-neoclassical villa, surrounded by the landscape of the Euganean Hills and adorned with beautiful frescoes, embodies a perfectly balanced fusion of nature, art, and architecture, suspended between reality and illusion. Not only can you visit every part of this enormous manor: you can enjoy the gardens, buy the products they make here (like honey), even organize some private events, or spend some days in one of the two apartments… and feel like an Italian Renaissance noble person. It's easy losing the sense of the time here: to recover it, the close Antica Trattoria Ballotta is renowned for its warm, familiar atmosphere but mainly for its traditional, carefully prepared, and above all, abundant cuisine. The perfect conclusion for our tour of Euganean Hills.
A heartfelt thanks to the Euganean Hills Wine Road, (Strada dei Colli Euganei) its president and all the collaborators who made possible our short but intense journey of discovery of these hills.